Stasera si disputa la contestata finale dell’Eurovision 2019 a Tel Aviv, finale contestata perché per molti lo show non andava fatto in Israele che occupa i territori palestinesi. La partecipazione di Madonna ha dato benzina alle critiche, anche di star come Peter Gabriel e Ken Loach, ma intanto scoppia una polemica italiana verso Mahmood, il cantante che partecipa in quanto vincitore del festival di Sanremo e ha criticato in conferenza stampa chi fa coming out. A sorpresa quindi la polemica non lo investe perché italiano con padre di un altro paese, egiziano nel suo caso, come aveva scritto l’onnipresente e ipernazionalista Salvini pochi minuti dopo la vittoria. Mahmood ha detto che vuole rappresentare i giovani europei che vogliono restare uniti.
Quanto allo show con Madonna, è scattata anche una petizione di 60 associazioni Lgbti: “Da Israele uso vergognoso della manifestazione per distrarre dai suoi crimini contro i Palestinesi di pinkwashing, l’uso cinico dei diritti degli omosessuali per sviare l’attenzione dall’Occupazione, dal colonialismo degli insediamenti e dall’apartheid e per normalizzarli”.
A criticare il cantante milanese è il Gay Center perché ha l’artista ha criticato il coming out di gay e lesbiche durante la conferenza stampa. Per Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center, “la sua critica al coming out delle persone lesbiche e gay era del tutto fuori luogo, con un Eurofestival condotto da un presentatore gay dichiarato e con molti cantanti gay dichiarati. Fare coming out, non significa dividere o mettersi un’etichetta, come dice il cantante, ma semplicemente vivere con serenità il proprio orientamento sessuale, nascondersi significa limitarsi nella propria libertà e nei propri diritti. Inoltre, siamo felici se Mahmood è cresciuto in mondo fatato dove le discriminazioni non esistono, ma questo non corrisponde alla realtà, basta vedere i dati della giornata mondiale contro l’omofobia che vedono l’Italia tra i primi posti tra i paesi europei dove i gay sono maggiormente discriminati, un dato per tutti il 70% degli studenti che fa coming out viene discriminato a scuola”. Marrazzo ha reso esplicito il loro voto all’Eurovision: Bilal Hassan, francese di 19 anni gay dichiarato.
Nel frattempo il rabbino capo ashkenazita David Lau ha proposto che lo shabbat, il sabato di festa della religione ebraica che vieta ogni attività e che si conclude al tramonto, venga esteso di 20 minuti come risposta alla “dissacrazione che avviene sotto gli occhi del mondo” provocata dall’Eurovision Song Contest.
Il 64esimo Eurovision va in onda dalle 20.35 su Rai1 e su Radio2 in diretta. Di seguito, i 26 finalisti nell’ordine in cui cantano
Michela – “Chameleon” , Malta
Jonida Maliqi – “Ktheju tokës ” , Albania
Lake Malawi – “Friend of a Friend” , Repubblica Ceca
S!sters – “Sister” , Germania
Sergej Lazarev – “Scream” , Russia
Leonora – “Love Is Forever” , Danimarca
Serhat – “Say Na Na Na” , San Marino
Tamara Todevska – “Proud” , Macedonia del Nord
John Lundvik – “Too Late for Love” , Svezia
Zala Kralj & Gašper Šantl – “Sebi” , Slovenia
Tamta – “Replay” , Cipro
Duncan Laurence – “Arcade” , Olanda
Katerine Duska – “Better Love” , Grecia
Kobi Marimi – “Home” , Israele
KEiiNO – “Spirit in the Sky” , Norvegia
Michael Rice – “Bigger than Us” , Regno Unito
Hatari – “Hatrið mun sigra” , Islanda
Victor Crone – “Storm” , Estonia
Zena – “Like It” , Bielorussia
Chingiz – “Truth” , Azerbaigian
Bilal Hassani – “Roi” , Francia
Mahmood – “Soldi” , Italia
Nevena Božovi? – “Kruna” , Serbia
Luca Hänni – “She Got Me” , Svizzera
Kate Miller-Heidke “Zero Gravity” , Australia
Miki “La venda” , Spagna