Le accuse di molesie sessali fanno cadere un’altra testa nello star system americano: Jeffrey Tambor, personaggio principale (interpreta un uomo che cambia sesso) della pluripremiata serie tv ”Transparent”, ha deciso di abbandonare la produzione dopo essere stato accusato di molestie sessuali da parte di una coprotagonista, Trace Lysette, una attrice trangender.
”Transparent” ha, per Amazon che la produce, la stessa importanza di ”House of Cards” per Netflix. La serie, acclamata dalla critica, ha permesso al gigante di Seattle per darsi credibilità nella produzione audiovisiva.
E, in un certo senso, la vicenda di Tambor ricorda quella di Kevin Spacey, messo fuori da ”House of Cards” per le ripetute accuse di molestie nei confronti di giovani maschi.
“Data l’atmosfera politicizzata che sembra aver colpito il nostro ambiente, non vedo come potrei tornare a ‘Transparent”’, ha detto l’attore alla rivista Deadline, rivelando che la produzione della serie aveva già preso in considerazione l’abolizione del suo personaggio dopo le prime accuse contro di lui, che risalgono a novembre.
“Ho chiaramente espresso il mio profondo rammarico se qualche mio atteggiamento potrebbe essere stato erroneamente interpretato come aggressivo, ma l’idea che avrei potuto deliberatamente molestare qualcuno è semplicemente e profondamente sbagliata”, ha detto ancora l’attore,.
Jeffrey Tambor, 73, ha ricevuto un Golden Globe e due Emmy Award per la sua interpretazione di Maura Pfefferman, un personaggio transgender a capo di una famiglia eccentrica. E’ stato accusato da Trace Lysette di un comportamento inadeguato sul set della serie, dove lei interpreta il ruolo di una insegnante di yoga.
L’attrice accusa Tambor di averla bloccata all’uscita di un camerino e di essersi strofinato contro di lei, dicendole di volere avere un rapporto sessuali.