4Stelle Hotel, una comunità multietnica nell’albergo abbandonato | Giornale dello Spettacolo
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4Stelle Hotel, una comunità multietnica nell’albergo abbandonato

Un webdoc di Valerio Muscella e Paolo Palermo racconta la storia di un hotel abbandonato e occupato da una comunità auto-organizzata. Prima puntata.

4Stelle Hotel, una comunità multietnica nell’albergo abbandonato
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29 Ottobre 2014 - 22.25


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Un gran bel lavoro di testimonianza giornalistica, una narrazione bella, nuova, capace di entrare nelle stanze e nella vita di chi vive nell’albergo abbandonato e di chi guarda e si apre a una conoscenza diversa. 4Stelle Hotel è il web-doc di Valerio Muscella e Paolo Palermo. Racconta una giornata della comunità multietnica che ha occupato un albergo abbandonato sulla Via Prenestina a Roma e lo ha trasformato nella propria casa. “4Stelle Hotel racconta una risposta reale a questa situazione di emergenza, con la storia di una comunità auto-organizzata che ha dato vita ad un esperimento sociale unico: vivere insieme superando le diversità culturali e linguistiche”, scrive il comunicato del webdoc.

Il luogo. L’Eurostars Roma Congress Hotel & Convention Center, moderno albergo 4 stelle a circa un chilometro dal Grande Raccordo Anulare nella periferia est della città, chiude improvvisamente nel Dicembre 2011, licenziando 60 lavoratori. La struttura fa parte della catena internazionale di lusso Eurostars, che conta più di cinquanta hotel nel mondo, principalmente orientati alla clientela business. Dopo un anno di abbandono 200 famiglie di migranti, guidate dal collettivo BPM (Blocchi Precari Metropolitani), uno dei movimenti più riconosciuti che combatte l’emergenza abitativa nella Capitale l’ha occupato. “Gli abitanti del 4Stelle Hotel sono ora circa 500 persone di una trentina di nazionalità diverse, principalmente provenienti da Maghreb, Corno d’Africa, America Latina, Europa dell’Est e Africa sub-sahariana. Insieme sono riusciti a ridare vita all’albergo tramite la riattivazione condivisa degli spazi comuni e delle camere, secondo un processo di auto-organizzazione interna, dai turni di pulizia ai picchetti di guardia. Alcuni degli occupanti vivono in Italia da molti anni, altri sono scappati da regimi, rivoluzioni e condizioni di estrema povertà. Tutti rivendicano con dignità il diritto alla casa e a un futuro migliore”.

Il lavoro è diviso in mattina, pomeriggio, sera e notte. Al momento è online la mattina. Imperdibile visione.

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