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Metropolitan Fashion Awards: la costumista del Cirque de Soleil è la prima candidata italiana

Per la prima volta, un nome italiano: si tratta di Giovanna Buzzi, che ha lavorato a Luzia.

Metropolitan Fashion Awards: la costumista del Cirque de Soleil è la prima candidata italiana
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2 Ottobre 2017 - 18.54


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Ai Metropolitan Fashion Awards, per la prima volta, un nome italiano tra le nomination: si tratta della costumista di scena Giovanna Buzzi, che ha pensato gli abiti per Luzia, ultimo spettacolo del Cirque du Soleil, nel 2016.

Si parlerebbe di ricevere un prestigioso premio internazionale che viene conferito ogni anno a termine della settimana della moda, sia a maestri del fashion che del costume.

Il 5 ottobre, negli Studios della Warner Bros a Hollywood, si terrà la cerimonia di premiazione con un grande spettacolo che vedrà sfilare i più importanti nomi della Haute Couture e costumi ispirati alle opere d’arte del J. Paul Getty Museum. In corsa per il premio anche la costumista italiana Giovanna Buzzi, figlia dell’architetto Gae Aulenti e celebre firma italiana dell’opera lirica nel mondo.

“Entrare negli atelier dei costumi del Cirque du Soleil a Montreal – confida Buzzi – è per un costumista come entrare nel mondo incantato dei balocchi. Ho lavorato per un anno nei loro immensi laboratori”. “Vi operano 450 tra sarti, tagliatori, grafici, pittori, costruttori di parrucche e cappelli. Ho potuto far stampare, tingere e serigrafare tutti quei tessuti che creavo con mille colori. Tutto ciò unito al sogno del regista Daniele Finzi Pasca che mi ha permesso di creare un Messico, tema dello spettacolo, immaginario, leggero, surreale”. Una carriera poliedrica quella di Giovanna Buzzi, che parte dal Laboratorio di Prato con la direzione di Luca Ronconi, per proseguire a Roma nella Sartoria di Umberto Tirelli e poi come assistente del regista, scenografa e costumista di Opera Lirica Pier Luigi Pizzi. Nel 1990 ha realizzato i costumi per l’opera Ricciardo e Zoraide al Rossini Opera Festival e nel 2004/2005 per The Walkur rappresentato al San Carlo di Napoli. Ha firmato oltre 100 spettacoli tra lirica e prosa. Ha lavorato con Costa Gavras, Federico Tiezzi, Graham Vick, Giuliano Montaldo. Nel 2006 con Odino Artioli, Silvia Aymonino e Massimo Pieroni ha aperto a Roma, dove vive, la Slow-Costume. In preparazione i costumi della Fete des Vignerons di Vevey in Svizzera nel 2019, il più grande festival dedicato alla vinificazione che si svolge solo quattro volte in cento anni.

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