A cento anni dalla prima de La corazzata Potëmkin, capolavoro di Sergej M.Ejzenštejn, il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta la proiezione sonorizzata dal vivo, che avverrà il 21 dicembre, alle ore 21:00, presso il Cinema Massimo, a poca distanza dalla Mole Antonelliana.
Accompagneranno le immagini due musicisti dal vivo, che riprodurranno la colonna sonora: saranno le percussioni di Bruno Dorella, e il violino e l’organetto di Nicola Manzan, una sorta di sostegno polifonico, che si adatterà, e sosterrà la polifonia visiva del capolavoro di Ejzenštejn. Da una parte le percussioni di Dorella dialogheranno con il ritmo incalzante del montaggio visivo, mentre gli strumenti di Manzan accentueranno e amplificheranno l’emotività della pellicola.
Il film uscito nel 1925 racconta, mischiando realtà ed eventi fittizi (come la celebre scena della madre e della carrozzina sulla scalinata) l’ammutinamento dell’equipaggio della corazzata russa omonima, avvenuto venti anni prima ad Odessa, tra i principali episodi della Prima Rivoluzione Russa. Partendo dal racconto storico Sergej Ejzenštejn realizza un’opera dirompente e fondante nella storia del cinema, dal punto di vista formale e narrativo. Il tipico montaggio del regista che pone in evidenza i vari punti di vista, tanto da far si che si moltiplichino, in un crescendo di tensioni e pathos, sarà fondamentale per l’arte cinematografica futura.
L’accompagnamento sonoro dal vivo, consentirà una rilettura contemporanea e coinvolgente dell’opera filmica, coniugandosi coerentemente alle immagini dello schermo, in modo da enfatizzare l’esperienza di fruizione de La corazzata Potëmkin.
Al Museo Nazionale del Cinema, presso la Mole Antonelliana, sarà inoltre esposto fino al prossimo 22 febbraio il manifesto originale della pellicola di Sergej M.Ejzenštejn, realizzato nel 1925 da Aleksandr Rodčenko, artista poliedrico tra i principali esponenti del Costruttivismo russo. Tale locandina originale, è giunta nella collezione del museo torinese tramite una vendita presso Aste Bolaffi nel 2024, a fronte di una spesa di 37.500 euro. Cifra che potrebbe apparire eccessiva per un manifesto cinematografico, ma che si spiega bene con l’assoluta rarità dell’opera realizzata da un artista. Potrà essere ammirato negli spazi di accoglienza del Museo, proprio in occasione dei cento anni de La Corazzata Potëmkin, che con buona pace dei detrattori resta una pellicola rivoluzionaria per l’arte cinematografica da lì a venire.
