La cultura spinge l’economia: nel 2024 il valore della filiera sale a 112,6 miliardi

“Io sono cultura 2025” fotografa un settore in crescita: +2,1% il valore aggiunto, 1,5 milioni di addetti e quasi 289mila imprese. Bene il Mezzogiorno, trainano software, videogiochi e comunicazione.

La cultura spinge l’economia: nel 2024 il valore della filiera sale a 112,6 miliardi
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

27 Novembre 2025 - 14.57 Culture


ATF AMP

Cresce il valore della filiera culturale e creativa in Italia, che conferma il proprio ruolo di motore economico del Paese. Nel 2024 il valore aggiunto ha raggiunto i 112,6 miliardi di euro (+2,1% su base annua) con 1,5 milioni di addetti (+1,6%). Le imprese attive nel comparto sono quasi 289 mila (+1,8% rispetto al 2023), affiancate da oltre 27.700 organizzazioni non profit impegnate nella cultura e nella creatività, pari al 7,6% del totale.

Top Right AMP

A rilevarlo è il rapporto “Io sono cultura 2025”, firmato da Fondazione Symbola, Unioncamere, Centro Studi Tagliacarne e Deloitte. Il peso complessivo del settore, diretto e indiretto, sale a 302,9 miliardi, pari al 15,5% della ricchezza nazionale.

Secondo il documento, presentato nella sede di Unioncamere, prosegue anche nel 2024 la ripresa del Mezzogiorno, che supera la media nazionale sia per la crescita del valore aggiunto (+4,2%) che per quella degli occupati (+2,9%). Particolarmente brillanti gli incrementi registrati in Calabria e Sardegna, entrambe con un +7,5% di valore aggiunto; l’occupazione cresce rispettivamente del +4,7% e del +6,2%.

Dynamic 1 AMP

Il rapporto segnala però dinamiche differenziate tra i vari comparti. Il settore più in espansione è quello dei software e videogiochi (+8%), seguito dalle attività di comunicazione (+4,4%), che fanno segnare aumenti occupazionali del +2,3% e +5,7%. Anche le performing arts e le arti visive continuano a crescere: +2,2% nel 2024 e +34,4% dal 2021, con l’occupazione in aumento del +2,6% nell’anno e +9,6% dal 2021. In ripresa anche il patrimonio storico-artistico (+1,5% nel 2024; +32% dal 2021), con una forte crescita dell’occupazione (+7,6% nell’anno; +21,1% dal 2021).

Più moderata la performance dell’audiovisivo e musica (+0,5% nel 2024; +7,2% dal 2021), con un’occupazione stabile nell’ultimo anno (+0,1%). L’editoria e stampa raggiunge gli 11 miliardi di valore aggiunto, in aumento del +6,2% dal 2021 ma in calo dell’1,5% nel 2024, mentre i lavoratori crescono del +1,9% nell’anno e del +3,3% dal 2021. In difficoltà architettura e design, che subiscono una contrazione del valore aggiunto del -6,3% e dell’occupazione del -5,5%, effetto della fine degli incentivi edilizi come il Superbonus.

Rilevante anche il contributo degli embedded creatives, i professionisti culturali e creativi che operano al di fuori del core culturale (designer, comunicatori, storyteller, art director, curatori, architetti, artisti). Nel 2024 hanno generato oltre 49 miliardi di valore aggiunto (+2,7% sul 2023; +17,1% dal 2021), confermando la crescita strutturale del segmento. Il settore in cui producono più ricchezza è quello degli “altri servizi alle imprese”, pari al 22% del totale, con un aumento degli addetti del +1,7% nell’ultimo anno e del +6,8% nel triennio.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version