La fama internazionale del Brunello di Montalcino non ha solo favorito lo sviluppo del settore eno-turistico, ma ogni bottiglia stappata genera sul territorio un impatto economico positivo di circa 117 euro, quasi quattro volte il valore della bottiglia stessa.
Secondo l’analisi del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, basata su dati Istat e Ufficio di statistica della Regione Toscana, l’eno-industria turistica della città conta 12 strutture alberghiere (di cui tre a 5 stelle) e circa 180 strutture extra-alberghiere, a partire dagli agriturismi. A completare il quadro vi sono decine di ristoranti, due dei quali stellati, oltre a enoteche e wine bar.
Il turismo legato al Brunello ha raggiunto numeri da record: nel 2024 le presenze nelle strutture ricettive di Montalcino hanno sfiorato quota 233 mila, con un incremento del 6,3% rispetto all’anno precedente e quasi il 30% in più rispetto al 2019, periodo pre-Covid. Le stime provvisorie per il 2025 confermano la crescita, con circa 130 mila presenze solo tra maggio e agosto e un aumento dello 0,6% rispetto ai primi otto mesi dell’anno. La domanda giunge soprattutto da visitatori stranieri provenienti da Francia, Est Europa, Cina e Regno Unito.
“L’enoturismo è un moltiplicatore di ricchezza, spiega Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio, che influisce positivamente sulle imprese vitivinicole, alle prese con un’agenda difficile tra dazi Usa e calo dei consumi, ma anche sull’intera economia del territorio di Montalcino, per un beneficio diretto e indiretto da oltre 150 milioni di euro”.
Il turista tipo soggiorna mediamente 2,4 giorni, predilige le strutture extra-alberghiere (74% delle presenze) ed è straniero nel 71% dei casi, per quasi due terzi proveniente da aree extraeuropee. Negli ultimi cinque anni, la crescita del turismo straniero è stata sostenuta principalmente dagli Stati Uniti (+47%, circa 50mila presenze nel 2024), seguiti da Paesi dell’Est Europa (+87%), Far East e Oceania, con Australia, Corea del Sud e Cina in crescita tra il 61% e il 115% dal 2019 a oggi. Ma anche gli arrivi da Paesi meno lontani registrano incrementi: Spagna (+108%), Polonia (+89%) e Francia (+43%), tutte ben oltre la media generale (+27,4%).
Per approfondire l’argomento, il Consorzio propone sabato 22 novembre il talk “Dalla vigna al mondo: enoturismo ed esperienze per il vino del futuro” alle 10.30 nella Chiesa di Sant’Agostino, in occasione dell’evento Benvenuto Brunello in corso a Montalcino.