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Italia ancora playoff? Ma stavolta c’è Gattuso

Non più la ricerca dell’estetica calcistica, ma la resistenza e l’applicazione, doti che quando si gioca tutto in una notte, possono valere più del talento. Vi spieghiamo come funziona la prossima fase e le squadre che potrebbero scontrarsi con gli Azzurri.

Italia ancora playoff? Ma stavolta c’è Gattuso
Gennaro Gattuso
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Marcello Cecconi Modifica articolo

15 Ottobre 2025 - 16.31 Culture


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L’Italia dovrà passare per quel pertugio che negli ultimi anni è diventata un buco nero per la Nazionale italiana, quasi una condanna: i playoff. Questi hanno segnato le due grandi esclusioni azzurre del nuovo millennio, quella del 2017 per mano della Svezia e l’ultima del 2022 quando a darci il colpo fatale fu la Macedonia del Nord. Due ferite ancora aperte nella memoria collettiva del nostro calcio, che fanno sì che l’Italia guardi ai playoff non solo con apprensione, ma quasi con una specie di rassegnazione fatale. È diventato familiare, quasi una nuova normalità per il nostro calcio nazionale. Viviamo con la continua ansia dell’attesa dell’ultimo, ancora possibile, verdetto. Un po’ come se la Nazionale riflettesse l’animo del Paese sempre sospeso tra senso di colpa e desiderio di riscatto.

Eppure, come spesso accade nello sport e nella cultura di un Paese, la storia delle sconfitte racconta più delle vittorie. Ecco che Gattuso, con la sua natura guerriera, semplice e concreta, oggi sta dimostrandosi l’uomo giusto per trasformare questa ansia in energia. La sua Italia non è né la Spagna né la Francia ma ha la concretezza, quella che punta sulla compattezza, fisicità e carattere. Non più la ricerca dell’estetica calcistica, ma la resistenza e l’applicazione, doti che nei playoff, dove si gioca tutto in una notte, possono valere più del talento.

Ecco come si svolgeranno gli spietati playoff della zona europea.

Ci arriveranno16 squadre, le 12 seconde nei propri giorni di qualificazione più le migliori 4 squadre nella classifica di tutti i gruppi di Nation League che non ce la faranno ad acquisire la qualificazione diretta. Le sedici squadre saranno divise in quattro fasce (1 – 2 – 3 – 4) di quattro squadre ciascuna e nelle prime tre l’ordine sarà quello del ranking Fifa aggiornato a novembre, mentre nella quarta ci saranno le migliori quattro squadre, fra tutti i gruppi di Nation League, che non ce l’avranno fatta ad acquisire la qualificazione diretta.  Il sorteggio costruirà quattro tabelloni (A B C D) composto ognuno da quattro squadre accoppiando una squadra di fascia 1 a una di 4 e una squadra di fascia 2 a una di 3 che si affronteranno in gare secche di semifinale e finale. Il percorso otterrà così le quattro squadre che si aggiungeranno alle 12 già qualificate.

Di certo l’Italia sarà la prima della fascia 1 (10° nel ranking Fifa) e si assicurerà così di giocare in casa la prima delle due gare (sarà sorteggiato invece il luogo della finale) con un’avversaria della fascia 4, ovvero con una delle squadre della Nation League che ad oggi, ma solo ad oggi, potrebbero essere Romania, Svezia, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord. Il prossimo 18 novembre tutto sarà chiaro e il 21 si conosceranno gli accoppiamenti, poi saranno solo campionato e Coppe, perché la prima gara, la semifinale, ci sarà solo il 26 marzo 2026.

Le probabili fasce al sorteggio (specchietto della Gazzetta dello Sport)

E allora speriamo che la semifinale e la finale ci assegnino il pass per il continente americano, un premio dedicato soprattutto a chi era troppo piccolo, o non era ancora nato, e ha dovuto sorbirsi molte volte il racconto di quell’estate del 2006 quando il cielo sopra Berlino divenne totalmente Azzurro.

E affrontare oggi le stesse avversarie con la differenza dell’Italia firmata Gattuso, che non ha l’eleganza incompiuta del 2017 né l’ansia sterile del 2022, potrebbe essere emozionante.

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