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Al via "La pittura impalpabile", a Rimini una mostra per omaggiare Giorgio Bellini

Dal 6 settembre al 4 dicembre saranno esposti al Museo della Città più di quaranta dipinti dell'artista romagnolo

Al via "La pittura impalpabile", a Rimini una mostra per omaggiare Giorgio Bellini
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7 Settembre 2025 - 16.21 Culture


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Un grande omaggio a un artista veramente speciale. A Rimini, dal 6 settembre fino al 4 dicembre, sarà possibile ammirare una raccolta di oltre quaranta opere di Giorgio Bellini, figura di fama internazionale fra le più rilevanti nel panorama artistico italiano contemporaneo.

Bellini, nato a Vergiano – un paese di circa 1500 abitanti- nel 1937, trasforma l’impalpabile in immagini, dipinge partendo dai ricordi e dai pensieri più profondi, spesso ispirati dal silenzio del suo studio. Le sue tele sono spesso monocrome o sfumate, si muovono su quel sottile confine in cui ciò che appare abbondante si mescola a ciò che si intravede a fatica, quasi nascosto da un velo.

La pittura belliniana non si limita a rappresentare il visibile, (l’aria che circonda le persone, gli oggetti, i paesaggi, il senso stesso del rapporto tra sé e l’altro), ma si distingue per una tecnica delicata, quasi evanescente, che sembra tradurre in materia ciò che è immateriale: vapori, soffi di vento, riflessi evanescenti. Questo approccio crea un’atmosfera di mistero e poesia, dove ogni opera si fa spazio aperto e luogo di relazione, in cui il confine tra artista, soggetto e osservatore si dissolve.

Il nativo di Vergiano dipinge dall’interno, attingendo a ricordi, pensieri e sensazioni, dando vita a spazi di luce impalpabile che evocano atmosfere rarefatte, silenzi e sogni. Il risultato è un’arte che è insieme tecnica raffinata e ricerca spirituale, un invito a guardare oltre la superficie per scoprire un mondo nascosto di veli, caligini e promesse.

La mostra, che sarà allestita al Museo della Città, attraverserà grazie ad oltre quaranta dipinti le diverse fasi della ricerca artistica di Bellini, a partire dalle luminose tele realizzate tra gli anni ‘60 e ‘90, segnate da tratti macchiaioli e attente alle questioni sociali e alla sfera domestica quotidiana, fino ai paesaggi rarefatti e alle rappresentazioni della divina bellezza, pregni di profonda umanità.

Inoltre, l’esposizione sarà arricchita anche da un’inedita selezione di “sanguigne”, dei disegni preparatori dedicati a soggetti sacri effettuati con una particolare tecnica tipica del Rinascimento e dell’età barocca, che l’artista ha realizzato nel periodo pandemico.

Insomma, la città di Rimini ha deciso di rendere omaggio ad una delle più particolari personalità in circolazione nel mondo dell’arte, e l’augurio adesso è che quante più persone possibili si rechino a visitare questa mostra, che è molto più di una semplice esposizione. E’ un viaggio nell’intera vita di Giorgio Bellini.

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