La croce processionale di San Francesco a Brescia in restauro all'opificio delle pietre dure

L’opera di alta oreficeria realizzato nel ‘500 da Francesco delle Croci lascia la sua sede bresciana e resterà a Firenze per tutto il 2026.

foto @Ansa
particolare del retro della Croce processionale di Francesco delle Croci
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29 Luglio 2025 - 15.37 Culture


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Con lascito testamentario il frate Francesco Sansone de Brixia, ministro generale dell’Ordine francescano dal 1475 al 1499, lasciava l’obbligo di realizzare una preziosa croce processionale ad opera di Gian Francesco delle Croci da donare alla chiesa di San Francesco a Brescia. Il manufatto di alta oreficeria venne realizzato nel 1501 dal maestro orefice, e da oggi sarà ospitato presso l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze, al fine di essere restaurato.

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Francesco Sansone de Brixia era un frate francescano erudito e colto e per questo aveva lasciato precise indicazioni sull’iconografia che la croce in argento sbalzato e dorato e smalti, istoriata su entrambi i lati, avrebbe dovuto assumere: un serrato programma iconografico, ad esprimere la profonda devozione nei confronti della Passione e del Crocifisso.

Se al centro sul recto si trova il Cristo in croce, sul retro abbiamo San Francesco nell’atto di ricevere le stigmate, come alter Christus; ai vertici dei bracci i santi legati all’ordine francescano, san Bonaventura e san Ludovico di Tolosa (davanti), San Pietro Martire, Santa Chiara, Sant’Antonio da Padova e San Bernardino da Siena (dietro). Sul davanti due figure a tutto tondo di san Giovanni e Maria ai piedi della croce, mentre in basso la Maddalena in altorilievo. In posizione mediana si trovano medaglioni a sbalzo e smalto, raffiguranti le storie della Passione e della resurrezione. 

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Retro della Croce processionale, realizzata da Francesco delle Croci, 1501 (Fonte: sito Finestra sull’Arte)

Gian Francesco delle Croci faceva parte di una storica famiglia di orafi ed argentieri attivi a Brescia dalla fine del ‘400 alla metà del ‘500, i cui componenti furono autori di altari, reliquiari e croci processionali, da cui trassero il cognome. 

L’opera di oreficeria, da quest’oggi, sarà all’Opificio delle Pietre Dure dove vi resterà fino a tutto il 2026 grazie ad una convenzione tra Sovrintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle province di Bergamo e Brescia che seguiranno gli interventi di restauro e gli studi che ne seguiranno. 

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Al ritorno a Brescia la croce processionale sarà conservata in una teca appositamente progettata presso la sagrestia della chiesa di San Francesco. La realizzazione di tale teca si deve all’impegno di frate Alberto Tortelli, frate guardiano e promotore dell’intervento di restauro, che cade in un anno di particolare importanza per la comunità francescana tutta, l’ottavo centenario del Cantico delle Creature. 

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