Il turismo continua a essere uno dei settori più amati dagli italiani, ma il fenomeno dell’overtourism – il sovraffollamento turistico – sta generando un crescente malcontento.
Infatti, sono sempre di più gli abitanti della Penisola che preferiscono trascorrere le proprie vacanze entro i confini nazionali. Ma questo può comportare il fenomeno dell’overtourism, ovvero del sovraffollamento delle zone più turistiche, e ciò genera preoccupazione. A mostrare questo sentimento di disagio è un’analisi condotta da Vis Factor, società specializzata in consulenza e strategia, attraverso la piattaforma Human, sistema di social e web listening.
I risultati di questa analisi sono stati presentati a Capri in occasione della terza edizione di Capri D’Autore. Il report si è basato su un campione di oltre 135 mila menzioni online e 11,3 milioni di interazioni rilevate sui principali social network: il 72% dei giudizi degli utenti italiani verso il turismo è positivo. Questi dati mostrano quanto le persone sono legate a questo settore, che genera emozioni come gioia (24%), stupore (19%), nostalgia (16%) e orgoglio (12%).
L’apprezzamento viene tuttavia a mancare quando si parla di overtourism, con il 71% di commenti negativi su questo tema. Il sovraffollamento turistico è legato soprattutto alla sostenibilità del turismo di massa (25%), alla qualità della vita nelle aree turistiche (22%), alla gestione dei flussi (20%) e all’impatto ambientale (13%). Le emozioni prevalenti sono frustrazione (29%), preoccupazione (19%), stupore (17%) e delusione (12%).
Gli argomenti più discussi online sono l’esperienza turistica italiana (27%), seguita dalle trappole per turisti (22%), la questione dei costi (20%), l’overtourism stesso (17%) e la necessità di turismo sostenibile (11%). Le parole più utilizzate dagli utenti sono: turismo (14%), weekend (7%), vacanze (5%), Italia (4%) e agosto (4%).
“Il turismo, insieme alla cultura, è l’ambito che ottiene il sentiment positivo più alto in rete”, ha sottolineato Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, su AGI.it. Continua: “C’è un forte senso di appartenenza e soddisfazione nell’idea di trascorrere le vacanze in Italia. L’attività internazionale cresce. Ma bisogna distinguere: l’overtourism riguarda ancora una parte limitata del territorio. Tuttavia, è su questi luoghi che serve un cambio di approccio: puntare sulla qualità dell’offerta, più che sulla quantità della domanda, può fare la differenza”.
