Il 17 maggio del 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità rimuove l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Dal 2004 in quella stessa data si celebra la giornata internazionale contro l’omolesbofobia, la bifobia e la transfobia, giornata poi adottata anche in Italia con una decisione del Parlamento Europeo nel 2007.
A vent’anni dalla prima celebrazione, è importante continuare a riflettere sul senso del contrasto all’omolesbobitransfobia nelle nostre comunità, compresa quella accademica. Per questo l’Università di Siena ha aderito all’iniziativa tramite incontri di sensibilizzazione trasversali e multidisciplinari.
Il Cug e la Commissione Inclusione dell’Università di Siena hanno organizzato tre incontri dedicati agli studenti e a tutta la comunità non solo studentesca: I primi due eventi si sono già svolti il 6 e il 16 maggio, il primo intitolato “linguaggio e pensiero della differenza” ha visto la partecipazione di Chiara Zamboni (docente Università di Verona), Paola Bellomi (docente Università di Sien)a e Maria Dolores Santos (docente Università di Siena).
Il secondo evento invece è stato dedicato alla presentazione del libro “Cose del gender”. A discutere sul tema erano presenti: Natascia Maesi, (presidente Arcigay), Chiara Silvia Angiolini (ricercatrice Università di Siena) e Gaia Ciccarelli (borsista di ricerca Università di Siena).
Oggi alle 15.30 si è tenuto l’ultimo degli appuntamenti dedicato a “I percorsi di affermazione di genere” con la partecipazione della professoressa Maria Cristina Meriggiola, dell’Università di Bologna, che ha affrontato le tematiche legate agli aspetti medico-sanitari dei percorsi di transizione di genere.