Dopo la restaurazione, agli Uffizi è stato ufficialmente riaperto lo Stanzino delle matematiche, situato al fianco della Tribuna del Buontalenti.
Inizialmente denominato così per gli originali affreschi a tema scientifico che lo caratterizzano, con un soffitto celebrativo dei vari Tolomeo, Pitagora, Archimede ed Euclide (realizzati da Giulio Parigi) e voluto dal granduca Ferdinando I de’ Medici, lo Stanzino è nato con l’obiettivo di accogliere la collezione di strumenti scientifici iniziata avviata dal padre Cosimo I.
Trattati di scienza, modelli lignei di macchine da guerra, apparecchiature “tecnologiche” e anche piante di città, altri modelli di fortificazioni e carte geografiche: tutto questo era ciò che doveva essere contenuto nello Stanzino delle matematiche.
Dopo un complesso restauro della tribuna conclusosi nel 2012, venne immediatamente vietato l’accesso allo Stanzino, in quanto lo stesso era diventato un affaccio sulla tribuna stessa.
Con questo attuale intervento, durato 2 mesi, sono stati sistemati pavimento, pareti ed è stato installato un nuovo sistema di illuminazione per risaltare i dettagli delle pitture murali sul soffitto ed è stata effettuata un’operazione di manutenzione dei bronzetti.
Inoltre, dopo aver eliminato i tendaggi, sono stati installati filtri alle finestre, ripristinando il rapporto con la luce esterna.
A commentare la conclusione dei lavori, ci ha pensato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde: “Da quando l’accesso all’interno della Tribuna venne precluso per ragioni conservative, per molti anni la sala è stata sostanzialmente relegata a svolgere la funzione di affaccio sulla Tribuna e il grande pubblico non ha più avuto modo di apprezzarne l’originalità e il pregio né di comprenderne l’importante ruolo all’interno dell’universo collezionistico mediceo.
Nel nuovo assetto, che peraltro ne esalta i tesori, lo Stanzino testimonia esemplarmente come dagli Uffizi sia cresciuto l’albero di tutti i musei europei e lo stretto legame fra questo spazio affrescato con gli strumenti delle scienze, il vicino Terrazzo delle Carte Geografiche e la Sala delle Carte Geografiche di Palazzo Vecchio”.