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Luca Guadagnino e Daniel Craig: "Queer" contro la preoccupante torsione bigotta di Trump

Una pellicola che diventa il manifesto della lotta per la diversità, l'equità e l'inclusione, in un mondo che sembra voler tornare indietro

Luca Guadagnino e Daniel Craig: "Queer" contro la preoccupante torsione bigotta di Trump
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31 Marzo 2025 - 18.00 Culture


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Luca Guadagnino ha scelto di rispondere alla torsione bigotta che sta attraversando gli Stati Uniti durante l’era Trump, attraverso il suo nuovo progetto cinematografico: Queer. In compagnia di Daniel Craig, il regista sta presentando in Italia il film, che sarà distribuito da Lucky Red a partire dal 17 aprile. Il lungometraggio è stato visto in anteprima mondiale alla Mostra di Venezia ed è tratto dal romanzo di William S. Burroughs. Luca Guadagnino continua a seguire la sua strada di impegno e sensibilità verso l’inclusione, con questa opera che rappresenta un vero e proprio omaggio alla diversità.

“Il mio prossimo film, quello che devo ancora girare, non avrà in alcun modo timore di continuare nella direzione di ricerca con cui vado”, ha dichiarato Guadagnino. Un’ideale connessione esiste anche con un altro progetto cinematografico annunciato, ovvero l’adattamento di Camere separate, l’ultimo romanzo di Pier Vittorio Tondelli, che si inserisce perfettamente nella sua visione artistica.

Il regista nell’intervista ha poi spiegato: “Nel modo in cui ho lavorato tutta la mia esistenza, nel privilegio che ho avuto di lavorare con molte personalità, nelle storie che ho cercato, nelle fonti finanziarie che ho trovato, nei posti e nei modi in cui i miei film sono stati distribuiti, ho sostanzialmente applicato tutte le politiche che si possono definire di diversità, equità e inclusione”. Parole che si scontrano con i provvedimenti attuali degli Stati Uniti, dove l’amministrazione Trump sta spingendo per cancellare tali principi dai contratti con i fornitori europei.

Accanto a lui, Daniel Craig, che ha recentemente lasciato la saga di James Bond. “Vivo in Gran Bretagna e ho vissuto negli Stati Uniti fino all’anno scorso, quindi non posso parlare di ciò che sta succedendo ora”, ha dichiarato Craig a Che tempo che fa da Fabio Fazio sul Nove, aggiungendo: “è un momento difficile per alcuni, ma dobbiamo essere preoccupati solo per certe cose, non per tutto”. Parlando del suo passato come James Bond, Craig ha sottolineato: “Chiunque lo interpreti, ora che io ho lasciato, onestamente non mi interessa. Auguro buona fortuna ai produttori”.

Craig ha poi sottolineato come, per lui, il motivo per cui si fanno i film sia lo stesso che ha spinto la realizzazione di Queer: “Fare qualcosa che, tra dieci anni, continuerà a piacere ed entusiasmare il pubblico”. Il suo distacco dal passato si riferisce pure al suo ruolo in Queer, Craig che come regola di lavoro guarda solo al futuro ha già archiviato anche il suo William Lee – progagonista del film, alter ego di Burroughs, che in Messico si innamora di un giovane da poco congedato dalla marina e con lui parte in viaggio.

A fare da cornice al racconto di Queer è la musica, scelta con cura da Guadagnino per accentuare gli stati d’animo dei protagonisti. Brani come Smells Like Teen Spirit dei Nirvana e tracce dei New Order si fondono a meraviglia con la storia. “Abbiamo fatto in modo che il dolore profondo che risuona nell’urlo di Kurt Cobain possa diventare il partner emotivo del nostro protagonista,” spiega il regista. La musica, come ha sottolineato Guadagnino, è un ponte che fa attraversare i momenti, le epoche, tutte le forme di ottusa censura. Guadagnino si augura anche che la musica di band come i Verdena apra agli Stati Uniti un nuovo territorio.

“Non sono diverso, sono disincarnato” è una frase che appare due volte nel film, pronunciata da entrambi i protagonisti, e che ne sintetizza l’essenza profonda. Essa esprime, da un lato, la repressione interiore che ciascun protagonista esercita su se stesso, come se si mettesse in una situazione di scacco matto. Dall’altro lato, la frase riflette il desiderio irrefrenabile che ciascuno prova verso l’altro.

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