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Esordio alla regia con due documentari per il produttore Andrea Iervolino

"Discovery Tanzania" e "The Trackers" ora disponibili sulle principali piattaforme streaming.

Esordio alla regia con due documentari per il produttore Andrea Iervolino
FONTE: ANSA
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3 Gennaio 2025 - 16.28 Culture


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Le inconfondibili meraviglie dell’Africa e le sue affascinanti civiltà sono al centro della narrazione di The Trackers e Discovery Tanzania. Questi due nuovi documentari appena usciti su Apple, Amazon, Chili e Tatatu segnano l’inizio di una nuova era alla regia per il noto produttore cinematografico Andrea Iervolino. In entrambi i cortometraggi è la modella e travel blogger Sarah Kohan ad accompagnare il pubblico nelle vicende tra natura incontaminata, ricca fauna di quei luoghi e segreti mai raccontati prima.

Discovery Tanzania consente agli spettatori di esplorare, in un viaggio a 360° gradi, le diversità della Tanzania, dalla scoperta della vasta savana popolata da maestosi animali selvaggi fino a osservare la complessa relazione e i conflitti storici tra le due più importanti tribù presenti sul territorio: i Maasai e i Tatoga. Il documentario, con le sue riprese, conduce fino all’interno delle abitazioni dei villaggi di queste due comunità, offrendo la possibilità di capire dinamiche nascoste e scomode verità tramite interviste e confessioni di alcuni locali. Vengono svelati in questo modo gli attriti che hanno caratterizzato per epoche il rapporto fra le due tribù, mettendo a fuoco soprattutto i duelli e le opposizioni di un processo di rappacificazione tuttora in corso con l’appoggio del governo tanzaniano.

The Trackers, invece, presenta invece la vita pericolosa e intrepida dei “trackers”, cioè le guide safari capaci di portare i turisti ad osservare animali affascinati ma allo stesso tempo temibili: leoni, bufali, rinoceronti, elefanti e iene. Attraverso questi coraggiosi professionisti vengono descritte storie inedite di navigazione per le distese africane ed esperienze vissute a contatto con l’arduo mondo selvaggio.

Queste le motivazioni rilasciate da Iervolino a riguardo della sua decisione di intraprendere la strada come regista con questi due progetti: “Con Discovery Tanzania e The Trackers ho voluto ritrarre l’Africa sotto una nuova luce, andando oltre la sua straordinaria natura e bellezza selvaggia per esplorare le dinamiche di vita complesse che rendono questo continente così unico. Ho scelto di concentrarmi sulle storie delle tribù locali per rivelare la complessità delle loro relazioni, dei loro conflitti e della loro resilienza. L’Africa è un intreccio di culture, tradizioni e storie personali che meritano di essere raccontate in modo autentico. Con questi documentari, il mio obiettivo è offrire una prospettiva profonda e nuova su un continente tanto straordinario quanto complesso”.

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