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Temperature record del 2023: colpa anche del calo delle nubi a bassa quota

L’aumento sorprendente di 1,5 gradi rispetto all’epoca preindustriale è causato anche dalla più bassa percentuale di radiazione solare riflessa dalla Terra verso lo spazio

Temperature record del 2023: colpa anche del calo delle nubi a bassa quota
Nel 2023 il record delle temperature medie globali
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9 Dicembre 2024 - 11.49 Culture


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Le temperature globali hanno avuto l’aumento record nell’anno 2023 e, per uno studio pubblicato su Science, la corresponsabilità di questo processo è attribuita alla minore capacità della Terra di riflettere la luce solare a causa della drastica riduzione delle nubi a bassa quota. Lo studio è del Centro Helmholtz per la ricerca polare e marina presso l’Alfred Wegener Institute (Awi) in Germania, coordinato dal climatologo Helge Goessling.

Il climatologo afferma che questo nuovo record 2023, abbastanza sorprendente, che ha superato di quasi 1,5 gradi le temperature medie globali dell’epoca preindustriale, non è solo influenzato dai conosciuti effetti di El Niño e dei gas serra antropogenici, ma anche da altri fattori. E per gli studiosi, che hanno attribuito l’1,3 dell’aumento della media a cause come la maggiore attività solare, le grandi quantità di vapore acqueo emesse da un’eruzione vulcanica e la minore presenza di particelle di aerosol nell’atmosfera, restano ancora da assegnare 0,2 gradi che sembrano non avere una spiegazione.

“Si tratta di una delle questioni attualmente più discusse nel campo della ricerca sul clima”, afferma Goessling. Ed ecco perché i ricercatori dell’Awi, insieme a quelli del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf), hanno riesaminato dati satellitari della Nasa e dello stesso Ecmwf, cercando di dare una soluzione alla questione. Sono andati indietro fino al 1940 facendo emergere che il 2023 è stato l’anno con l’albedo planetario più basso, cioè l’anno con la più bassa percentuale di radiazione solare riflessa dalla Terra verso lo spazio.

Da questa analisi è emerso questo drastico calo che sarebbe responsabile dell’aumento della temperatura globale di 0,2 gradi spiegato anche, ma solo in parte, dalla riduzione dei ghiacci polari. In base ai modelli usati dai ricercatori, il fenomeno è imputabile al calo delle nubi a bassa quota che hanno la capacità di raffreddare la temperatura, a differenza di quelle più alte nel cielo che producono anche un effetto di riscaldamento.

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