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Tim Cook conquista ChatGPT: la nuova piattaforma si chiama Apple Intelligence

L'accordo annunciato dall'azienda fondata da Steve Jobs manda su tutte le furie Elon Musk che non sopporta questo smacco. Cosa si potrà fare con la nuova piattaforma alla quale si potrà accedere da tutti i prodotti targati Mela.

Tim Cook conquista ChatGPT: la nuova piattaforma si chiama Apple Intelligence
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13 Giugno 2024 - 17.54 Culture


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di Manuela Ballo

Apple ha allungato le mani su l’Intelligenza Artificiale e questo ha fatto infuriare i concorrenti, soprattutto Elon Musk. L’annuncio della svolta è stato fatto da Tim Cook:  la nuova piattaforma si chiama “Apple Intelligence” ed è il frutto dell’accordo tra Apple  e OpenAI. La nuova piattaforma prevede l’impiego dei modelli di linguaggio di ChatGPT, una piattaforma già molto usata dai giovani di mezzo mondo.

Si tratta di un indiscutibile successo per l’azienda fondata da Steve Jobs. Tim Cook agli sviluppatori, riuniti a congresso, l’ha definito come “un salto evolutivo per la sua azienda”. La svolta sarà particolarmente percepita quando  “Apple Intelligence” arriverà, tra poco, sui dispositivi degli utenti i quali potranno interagire con la nuova piattaforma sia con i telefoni, i computer e con i tablet . Con “Apple Intelligence” attivo, anche l’assistente digitale Siri diventerà esponenzialmente più capace rispetto a oggi.

L’annuncio ha mandato su tutte le furie Elon Musk  che su Twitter ha definito questo accordo come una “violazione della sicurezza” aggiungendo – così riportano le agenzie di stampa- che ” se Apple integrerà OpenAI a livello di sistema operativo, i loro dispositivi saranno vietati nelle mie aziende”.  Questo blocco non riguarderà solo i dipendenti, perché “i visitatori dovranno dichiarare se hanno dispositivi Apple prima di entrare, e a quel punto dovranno lasciarli in una gabbia di Faraday”.

Perché tanta attenzione da parte del mondo scientifico e tante critiche da parte delle concorrenti piattaforme?  Il fatto è che “Apple Intelligence”  diventerà una componente infrastrutturale del sistema operativo. Permetterà di interagire con   le attività dell’utente interpretando cosa succede nel quotidiano. Ma pemetterà anche con applicazioni generative come le Genmoji, di generare  nuove emoji in tempo reale. E’ ovvio, altresì,  che tutte le classiche operazioni sul testo ( riassunti, trascrizioni e traduzioni)  saranno possibili all’interno delle app di produttività e di comunicazione.

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