“Terra Matta” di Stefano Panzeri è uno spettacolo teatrale sulla carta molto particolare. Va in scena sabato 3 marzo alla Fondazione Luciana Matalon a Milano, Foro Buonaparte 67, alle 17.30. E, come spiegano le note stampa, è il racconto in prima persona dell’immane sforzo di emanciparsi e sopravvivere alla miseria di un bracciate siciliano nella poverissima Italia rurale di inizio ‘900 dilaniata dalla Prima Guerra mondiale. Fra i “ragazzi del ’99” spediti al fronte c’è il protagonista del lavoro di Panzeri, Vincenzo Rabito, un bracciante siciliano che stese la sua biografia in sette anni, tra il 1968 e il 1975, con una vecchia Olivetti lunga 1027 pagine a interlinea zero, senza margini.
“Terra Matta affascina chiunque abbia la pazienza di resistere allo shock del lessico e della grammatica strana, all’inizio quasi incomprensibile; coinvolge come un diario personale e al contempo come un grande documentario, restituendo la sensazione di vivere il “dietro le quinte “ di avvenimenti che segnano con la loro importanza la nostra storia”.
Terra Matta è la terza tappa della rassegna d’arti performative “La parola nel segno” realizzata da Asg Produzioni Garden Blaze (produzione artistica di Asian Studies Group Italia) nel raccolta fondi #PiattaformaCai – Fondo per la creatività arte e innovazione.
Info sul sito di Terra Matta 1899-1918