Aveva ragione Norma Rangeri, qualche giorno fa, su Il Fatto Quotidiano. Esaurita anche l’ultima dose di buona volontà per stare davanti alla tv in questo inizio d’estate, spegniamo col telecomando e accendiamo la radio. E incrociamo due appuntamenti che meritano una sottolineatura: la selezione musicale ragionata e poetica di John Vignola su Radio1 e una trasmissione sportiva, sempre su Radio1, Extra time.
Selezione ragionata e di “percorsi” quella di Vignola, quasi la lettura musicale di un libro, canzoni e autori che si sfogliano. E come sfogliando un buon libro, ti fanno pensare e ripensare.
Nello sport, sempre bello imbattersi nell’idea che lo sport possa e debba raccontarsi. Ancor più in un tempo nel quale “sport è brutto”.Ed Extra time di Radio1 ha il gusto di raccontare e disegnare personaggi di oggi e di ieri, con garbo, anche nella conduzione. Come in tv fa Sfide. In più, ad Extra time, un racconto d’Oltreoceano ci è stato offerto dalla voce di una giornalista che suggerisce d’essere d’origine americana, o d’aver vissuto a lungo in America. E tutto diventa più bello perché appare più ricco e di respiro.