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Fascino e inquietudine nella Londra “ghost town” dei Rolling Stones: il video

La capitale deserta per “Living in a ghost town”, brano scritto un anno fa. Jagger: “Noi suoniamo ancora negli stadi, i Beatles non esistono più”

Fascino e inquietudine nella Londra “ghost town” dei Rolling Stones: il video
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27 Aprile 2020 - 20.56


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Vediamo una metropoli inquietante al contempo stupefacente come sono le metropoli vuote. La foto di questa notizia inquadra il centro di Londra solitamente affollatissimo e trafficato e ora vuoto come una “ghost town”, le città fantasma del West americano abbandonate dopo che vene aurifere o altre fonti di guadagni si erano esaurite. L’immagine è un fotogramma da Living in a ghost town, canzone che i Rolling Stones hanno pubblicato a sorpresa alcun giorni fa e con riprese da un drone per le strade, le piazze e i dintorni della capitale britannica: luoghi deserti che hanno una loro bellezza se non inquietassero ancor di più. Il brano è stato composto un anno fa.

Al programma radiofonico di Zane Lowe su Beats 1 della Apple Music Mick Jagger ha raccontato che Living in a ghost town descrive come sia “trovarsi in un luogo pieno di vita che poi, ora, è privo di vita. Quando sono tornato a quello che avevo scritto originariamente, era tutto pieno di riferimenti sulla peste e cose del genere, che non ho mai usato in realtà, ma erano tutte lì”. Il brano ci mostra una band in ottima forma con un rock vitale e non rassicurante.

Jagger ha anche risposto indirettamente a Paul McCartney che, alla radio SiriusXM aveva definito i Rolling “un gruppo fantastico” che ama aggiungendo che “i Beatles erano meglio”. I Fab Four, ha replicato Jagger, “si sono sciolti prima che il business dei tour iniziasse sul serio, nel 1969, e non l’hanno mai vissuto. Gli Stones sono andati avanti, abbiamo iniziato a fare i concerti negli stadi negli anni ’70 e li stiamo ancora facendo. Questa è la vera differenza. Una band, incredibilmente e per fortuna, sta ancora suonando negli stadi mentre l’altra non esiste”. (Cl.Sar)

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