di Gianni Di Santo
Un po’ celtica, e un po’ mediterranea. Virtuosa dell’arpa, ma con incursioni strumentali con la fisarmonica e l’oud e il bouzouky, gli strumenti tipici dell’area mediorientale. Lei, Loreena McKennitt, canadese di 62 anni con origini irlandesi e scozzesi, ormai è un’icona pop tra le più acclamate nel mondo. Decine di milioni venduti, e una carriera che non si ferma più, a cavallo tra sound celtico e ritmi etnici.
Loreena McKennitt sa fondere molto bene diversi stili musicali in un unico e caratteristico sound: la sua voce, sempre potente e al confine tra meditazione e impostazione classica, la sua rilettura dei traditional celtici, le parole prese in prestito dai grandi della letteratura come William Shakespeare, William Butler Yeats, San Giovanni della Croce, le atmosfere dei suk delle città mediterranee e mediorientali, un afflato mistico che affascina chi ascolta i suoi concerti senza lasciare nulla al caso e un virtuosismo “acustico” raffinato e popolare al tempo stesso che è raro vedere nel mondo del pop patinato di oggi.
Ecco perché Loreena McKennitt è un caso a sé stante nel mondo della musica popolare. Con un nuovo album di inediti pubblicato quest’anno, dal titolo Lost Souls (Quinlan Road, 2018), la cantautrice canadese torna a suonare in Italia con un tour estivo di sei date lungo tutta la nostra penisola. Gli appuntamenti cominciano sabato 20 luglio 2019 al MusArt Festival di Firenze in Piazza S.S. Annunziata, per poi proseguire domenica 21 luglio al Teatro degli Arcimboldi di Milano, lunedì 22 luglio al Folkest Festival presso il Castello di Udine, mercoledì 24 luglio allo Sferisterio di Macerata, giovedì 25 luglio per la quarta edizione della rassegna “Il Mito e il Sogno” presso il Teatro Romano di Ostia Antica (RM) e venerdì 26 luglio presso la Banchina San Domenico di Molfetta (BA).
A circa dieci anni di distanza dalla pubblicazione del suo ultimo album di inediti, Loreena McKennitt è tornata nel maggio di quest’anno con questo nuovo lavoro ed è pronta a presentarlo in giro per l’Europa, con un totale di 25 concerti attraverso dieci paesi tra cui Spagna, Germania e, appunto, Italia.
In previsione del suo prossimo tour estivo ha affermato: “Sono entusiasta di tornare in alcuni dei posti già visitati negli anni passati e di rivedere persone incontrate durante i miei precedenti tour, ma anche di esibirmi in luoghi splendidi mai visti prima”.
Spazio alla musica, dunque. E tanto divertimento nei concerti, perché la cantautrice non sarà da sola sul palco, ma sarà accompagnata dai musicisti Brian Hughes (chitarra, oud e bouzouky celtico), Caroline Lavelle (violoncello), Hugh Marsh (violino), Dudley Philips (contrabasso) e Robert Brian (batteria).
Un buon motivo per ascoltare musica “suonata” davvero e non edulcorata da basi o campionamenti. E la sensazione di essere ospiti preziosi su una barca in giro per il Mediterraneo, con sconfinamenti geo-musicali lungo l’Oceano Atlantico e i grandi mari del Nord. Di questi tempi caratterizzati da sbarchi e migrazioni, un ottimo antidoto per ascoltare canzoni di pace che si faranno un po’ di spazio lungo le coordinate esistenziali di un’Europa solidale e vogliosa di buon futuro.