La copertina all'omicida di Marie Trintignant. E' questo il rock?

La rivista culto Les Inrockutibles dedica un numero a Bertrand Cantat, ex leader dei Noir Desir, che uccise la compagna Marie a pugni. Polemiche feroci: vergogna, è un lurido assassino

La copertina all'omicida di Marie Trintignant. E' questo il rock?
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12 Ottobre 2017 - 22.24


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No, la copertina dell’ultimo di Les Inrockutibles, rivista  muscale e di costume, un “oggetto” di culto francese, non è piaciuta. Anzi, peggio. E’ stata giudicata una sporca provocazione. Una cover  dedicata a Bertrand Cantat, ex cantante dei Noir Desir che nel 2004 uccise a botte in una stanza d’albergo la compagna Marie Trintignant, figlia del celebre attore, scatena le reazioni. Piovono commenti tanto forti quanto indignati. Primo fra tutti quello di Marlene Schiappa, viceministro per l’Eguaglianza uomo-donna. “E in nome di cosa – ha twittato Schiappa – dobbiamo sopportare la promozione di colui che assassinò Marie Trintignant a pugni?”. Molto più duro il regista Mathieu Kassovitz.  Che scrive: “davvero rock’n’roll la vostra copertina, ma quello che è nella fotografia non è il figlio di puttana che ha ammazzato la figlia del mio amico a pugni?”.
Il musicista è condannato per omicidio nel 2004. Il titolo della cover è “Bertrand Cantat a nome suo”. Nelle pagine interne, un articolo sul progetto di album solista che  sarà pubblicato a dicembre, e un’intervista nella quale il controverso artista dice fra l’altro: “Emozionalmente, non riuscivo a leggere, ad ascoltare. La bellezza, lentamente, scavando, ha ritrovato un suo piccolo posto”. Di che bellezza parla un omicida? Quindi non è soltanto la foto in copertina, ma anche il contenuto dell’articolo a fare incazzare. Una lunga intervista, tra musica e poesia, e progetti, e futuro. Senza mai parlare della vittima della sua follia, Marie Trintignant.
E tuttavia il tema proposto pone una riflessione che rilanciamo. La pena per chi si è macchiato di un crimine anche terribile davvero non può finire mai? Neppure se si sono pagati i conti con la giustizia? Nello stesso tempo c’è da riflettere sulla poca sensibilità di un giornale che dà addirittura la copertina all’autore di un femminicidio, come se non fosse mai accaduto.

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