di Giulio Rellini Lerz
Per il secondo sabato consecutivo musica e arte figurativa torneranno a dialogare tra le mura della Cascina Farsetti, nel Parco Villa Doria Pamphilj di Roma. Dopo l’incontro tra il violoncello di Marco Algenti, la voce recitante di Emma Marconcini e i quadri di Roberta Pugno, domani 18 ottobre, alle 19, saranno le sonorità ancestrali e raffinate del polistrumentista Oscar Bonelli a conversare con le sculture potenti e rigorose di Roberto Marino.
Il terzo sabato di appuntamenti culturali nell’ambito della mostra Tempomateria, organizzata dall’associazione Ipazia Immaginepensiero con il patrocinio di Roma Capitale, ruota intorno all’indagine sulle radici dell’uomo e del pensiero. La ricerca dell’essenza del suono, la dimensione cosmica di musiche ataviche e primordiali si espandono tra le forme e le geometrie di opere sospese, tese verso l’alto, fiere delle idee che nascondono. La magia della bellezza entra così in risonanza con il senso universale della vita.
Oscar Bonelli ha iniziato la sua ricerca musicale con l’approccio alla danza africana. Attraverso le percussioni rafforza poi il suo contatto con la Madre Terra, piantando le sue radici musicali, da cui ben presto si slancia verso una ricerca di toni più elevati e sottili. Lungo il suo percorso incontra numerosi maestri: Francesca Cassio e Nela Bagawath per il canto indiano; il vietnamita Tran Quan Gai e Roberto Laneri per il canto armonico; Riccardo Misto per il Nada Yoga; Giovanni Imparato, per il drum circle. Da loro apprende le tecniche che, grazie alla sua spiccata sensibilità artistica, mette al servizio della propria ricerca personale, ricorrendo a strumenti rari e alla fusione tra le loro peculiari sonorità e vibrazioni.
Roberto Marino è nato a Napoli nel 1960. Ha iniziato la sua attività espositiva nel 1993 e da allora ha partecipato a numerose mostre collettive e personali. È stato presente a tutte le undici edizioni della rassegna d’arte contemporanea “Stelle Cadenti”, per cui ha realizzato opere originali e installazioni. Una sua scultura è esposta permanentemente presso la Chiesa de “La Martella” a Matera. Alcune sue opere fanno parte di collezioni private e di musei italiani, tra cui il Museo d’Arte Contemporanea del Divenire di Scopoli (Fabriano), il Museo Pecci di Prato, il Museo della città di Matino (Lecce), il Museo della Poesia Visiva di Gallarate (Milano).