Siamo alle solite con Fabrizio Corona: leone quando è fuori, docile agnellino quando torna dietro le sbarre. Il re dei paparazzi, ormai decaduto, si dice “pronto a reagire” e a comprendere che d’ora in avanti non potrà più lasciarsi andare ad eccessi e comportamenti sopra le righe”, come spiega il suo avvocato Ivano Chiesa. Che si vede costretto a specificare che Simone Luerti, il giudice che ha disposto ieri il nuovo arresto di Corona, “è una gran brava persona e non poteva fare altro”.
Perchè è così Fabrizio Corona: lui delle regole “se ne fotte”, salvo poi ricordarsi che la legge non puoi violarla pubblicamente senza conseguenze (a meno che tu non abbia l’immunità parlamentare, verrebbe da dire di questi tempi). E quindi quando partecipa a programmi tv, quando carica suoi video su internet o quando lascia la Lombardia nonostante il divieto del giudice lui sa benissimo di non poterlo fare. Ma lo fa stesso. Perché lui è Fabrizio Corona, mica lo puoi imbrigliare nelle regole.
A leggere le disposizioni del giudice sul suo arresto sembra di leggere il registro scolastico di un alunno particolarmente ribelle: “insofferenza alle regole e incomprensione da parte sua della misura dell’affidamento”.
Però adesso Corona si dice pronto. E sarebbe pure ora che mettesse la testa a posto, che a lungo andare non fa più nemmeno ridere, solo una vago senso di pietà misto a fastidio.
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