Al Festival di Tokyo, 'Il cratere': un ciclo dei vinti dai temi Verghiani

Al Festival cinematografico di Tokyo, ci sarà solo un film italiano quest’anno: si tratta de ‘Il cratere’ di Silvia Luzi e Luca Bellino, presentato a Venezia74.

Al Festival di Tokyo, 'Il cratere': un ciclo dei vinti dai temi Verghiani
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28 Settembre 2017 - 11.11


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Al Festival cinematografico di Tokyo, ci sarà solo un film italiano quest’anno: si tratta de ‘Il cratere’ di Silvia Luzi e Luca Bellino, opera prima accolta da dieci minuti di applausi all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

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La loro pellicola è stata definita ‘una favola Disney al contrario’, quindi una sorta di antifrastica fiaba, dove si parte vinti e il tentativo di riscatto non può che avere esiti drammatici.

Un ciclo dei vinti simile a quello Verghiano, dove talento e successo non portano ad ottenere risultati, ma rendono l’uomo animalesco e prigioniero delle sue stesse ambizioni.

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La giuria presieduta da Tommy Lee Jones sceglierà tra i 15 titoli del concorso internazionale, tra cui l’ultimo film del Leone d’Oro Margaret Von Trotta e del regista turco Semih Kaplanoglu Orso d’Oro a Berlino e un dramma femminile con protagonista Vanessa Paradis.

Il festival che si presenta ricco di titoli anche grazie ai festeggiamenti per i 100 anni dell’animazione giapponese con ospite il creatore di “Doraemon” Keiichi Hara, ma anche pieno di nomi come Steven Soderbergh e il premio Oscar Al Gore che chiuderà il festival con “An Inconvenient Sequel” seguito di “Una scomoda verità” premiato dall’Academy nel 2007.

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