Anya Taylor-Joy, star di Split

Intervista alla protagonista del thriller che ha rilanciato meritatamente la carriera del regista de 'Il Sesto Senso'

Anya Taylor-Joy, star di Split
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29 Gennaio 2017 - 18.48


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“Le ferite che si mostrano per ritrovare la forza” Intervista a Anya Taylor-Joy
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di Marco Spagnoli

@marco_spagnoli

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“Quando ho letto la sceneggiatura mi era stata già offerta la parte. Ovviamente non puoi dire che sì a M.Night Shyamalan. Poi, però, quando ho letto la sceneggiatura sono rimasta senza parole per la sua capacità di sciogliere tutti i fili alla fine del racconto.” dice l’attrice Anya Taylor-Joy.

Il successo internazionale di Split si deve, ovviamente, anche a lei. Una giovane attrice, appena ventenne, perfetta nel ruolo della prigioniera di un enigmatico uomo dalle personalità multiple che ha conquistato il Box Office in Italia e negli USA, riportando il regista M.Night Shyamalan al successo del passato ottenuto con titoli come Il Sesto Senso, Unbreakable e The Village.

Anya, di madre anglo spagnola e di padre scozzese – argentino è l’ultima di sei figli. Cresciuta tra Miami e l’Argentina, nel 2017, la Taylor-Loy apparirà in Thoroughbred, la storia di un’ amicizia burrascosa tra due adolescenti di periferia, che vede protagonisti anche Olivia Cooke ed il compianto Anton Yelchin. Recentemente è apparsa in Barry di Vikram Gandhi, al fianco di Devon Terrell, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival. Ispirato a fatti realmente accaduti, Barry esplora il momento in cui un giovane Barack Obama, studente del college in una nuova città, cerca di trovare la sua strada, consolidando un rapporto con una compagna (interpretata dalla Taylor-Joy), interrogandosi su temi come razza, cultura ed identità. Ha da poco completato le riprese del thriller psicologico Marrowbone, il debutto alla regia di Sergio G. Sanchez, che narra la storia di quattro fratelli che, paura di essere separati dopo la morte della madre, si nascondono nella loro fattoria abbandonata, le cui vecchie mura nascondono un segreto terribile. Recitano nel film anche Mia Goth, George Mackay e Charlie Heaton.
Nel 2016, la Taylor-Joy ha ritratto il personaggio del titolo in Morgan di Luke Scott, un thriller fantascientifico prodotto da Ridley Scott interpretato anche da Kate Mara, Paul Giamatti, Toby Jones e Boyd Holbrook.

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Il suo personaggio stabilisce immediatamente un’empatia con il pubblico…

Sì, perché per me sia lei che tutte le persone che la circondano sono ‘reali’. Esseri umani che potremmo tutti incontrare e quindi per me era importante che il pubblico si sentisse immediatamente coinvolto. Volevo che gli spettatori amassero Casey, perché anche io la amo a dispetto del fatto che – inizialmente – possa risultare un po’ fredda per i motivi che, però, saranno rivelati nel corso del film.

Possiamo considerare quella di Casey, per quanto anomala ed estrema, una sorta di ‘educazione sentimentale’?
L’idea che qualcosa del genere possa accadere è orribile, ma è proprio questo elemento a rendere affascinante una ragazza che decide, a tutti i costi, di salvarsi da sola senza aspettare di essere salvata da qualcuno. E’ una superstite che vuole sopravvivere a tutti i costi anche questa volta. E’ finita in trappola e anche se proviene da una gabbia, vuole salvarsi.

E’ un messaggio anche rispetto alla violenza sulle donne?
E’ vero, la nostra è un’epoca di donne forti che devono reagire contro qualsiasi forma di violenza. E’ un film in linea con un tempo in cui le donne sanno di dovere e potere fare da sole.

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Quale qualità ammira di Casey?

Ammiro la sua intelligenza: adoro la sua capacità di capire quello che avviene in una stanza e quali equilibri di potere si stanno manifestando. Io, a differenza di lei, sono molto impulsiva.

C’è anche qualche suggestione da ‘La bella e la bestia’?

Mentre le corazze di entrambi: vittima e carnefice vengono giù, qualcosa di differente emerge e li avvicina. Certo restano molto diversi, ma è proprio quando lei, anziché diventare ‘invisibile’ si mostra davvero, ecco che la sua bellezza interiore brilla e cambia le cose. Casey ha un istinto di sopravvivenza molto sviluppato e la sua vulnerabilità e parte della sua forza e della sua voglia di vivere. E’ una ragazza molto complessa e mostrare le proprie ferite è un modo per sedurre e – in un certo senso – per ‘domare’ la bestia.

Lei è giovanissima: quale tipo di attrice vuole diventare?

Vivo con grande intensità il mio lavoro e nutro sin da piccola una grande passione per la recitazione: spero soltanto di avere la possibilità di continuare a recitare in progetti così importanti e coinvolgenti.

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