Paola Cortellesi: operaia precaria in Gli ultimi saranno ultimi

Massimiliano Bruno dirige Paola Cortellesi e Alessandro Gassmann in 'Gli ultimi saranno ultimi': commedia dal riso amaro.

Paola Cortellesi: operaia precaria in Gli ultimi saranno ultimi
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9 Novembre 2015 - 15.21


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Sarà nelle sale dal 12 novembre 2015, “Gli ultimi saranno ultimi”, [url”pellicola diretta da Massimiliano Bruno”]http://giornaledellospettacolo.globalist.es/Detail_News_Display?ID=83188&typeb=0&25-06-2015–gli-ultimi-saranno-ultimi-parla-il-regista-massimiliano-bruno[/url] con Paola Cortellesi e Alssandro Gassmann. Il film sarà distribuiti da 01 Distribution in 300 copie. La Cortellesi interpreta una operaia, una donna semplice che sogna una vita dignitosa insieme a suo marito (Alessandro Gassmann). È proprio al coronamento del loro sogno d’amore, quando la pancia di Luciana comincia a crescere, che il suo mondo inizia a perdere pezzi: si troverà senza lavoro e deciderà di reclamare giustizia e diritti di fronte alla persona sbagliata, proprio un ultimo come lei, Antonio (Fabrizio Bentivoglio). Una commedia dolce-amara che, tra risate, bugie, incomprensioni e voltafaccia, racconta le emozioni della quotidianità in tutte le sfumature possibili.

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Massimiliano Bruno, durante la conferenza stampa di presentazione de “Gli ultimi saranno ultimi”, ha spiegato che questo film è “un pugno nello stomaco”:
“In questo film ho deciso di cambiar pelle e ricordarmi delle mie radici. È per questo che ho voluto fare tante prove con gli attori sul palco di un piccolo teatro di Testaccio. Un impegno costante, battuta per battuta, che mi ha ricordato tutto l’amore che ho per questo mestiere. Ho lavorato sulla verità, soprattutto nella parte di commedia ho cercato di non andare mai sopra le righe”.

Per Paola Cortellesi ha aggiunto: “Interpreto una donna comune, onesta, senza ambizioni particolari. Conduce una vita serena, ama suo marito, svolge puntuale il suo lavoro e questo le basta. Aspetta un bambino e vorrebbe per lui una vita dignitosa; anche questa non le sembra una pretesa irragionevole. Luciana Colacci ambisce al minimo desiderio garantito. È quando anche questo minimo le sembra irraggiungibile che la mite Luciana, inaspettatamente, si lascia travolgere dall’esasperazione e compie un gesto sconsiderato”.

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Gassmann ha invece ricordato: “Appena ho letto la sceneggiatura ho deciso che avrei voluto esserci. Mi interessava la storia, la tematica, il fatto di lavorare di nuovo con Massimiliano Bruno, incontrare un’attrice come Paola Cortellesi. E’ un film che racconta l’Italia in questo difficile momento storico. Parlare di lavoro, di maternità, senza essere superficiale, non rinunciando al sorriso, e privilegiando i rapporti umani. Vedere il film mi ha commosso profondamente”.

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