Il 31 maggio 1930 nasceva a San Francisco un bambino destinato a diventare un’icona del cinema: Clint Eastwood, protagonista da 60 anni sul grande schermo, prima come attore e negli ultimi anni come regista. Vincitore di 5 premi Oscar (due volte per la miglior regia, uno alla memoria Irving G. Thalberg e due come miglior film), Clint Eastwood deve molto all’Italia, visto che la sua carriera è stata lanciato in Italia negli anni Sessanta con la cosiddetta “Trilogia del dollaro” di Sergio Leone. Dagli spaghetti western, l’attore si è poi affermatosi anche come protagonista di film d’azione, tra il 1971 ed il 1988, interpretando ad esempio per ben cinque volte il ruolo dell’ispettore Harry Callaghan, nella nota serie di Dirty Harry.
Gli anni ’80 sono un periodo in chiaro scuro per il regista, che però all’inizio del decennio successivo lascia il segno con pellicola ormai entrate a far parte della storia del cinema come “Gli spietati”, “Un mondo perfetto”, “I ponti di Madison County”. Proprio con “Gli spietati” porta a casa i primi riconoscimenti dell’Academy: miglior film e miglior regia nel 1993.
Negli anni 2000, Eastwood si afferma come regista: “Mystic River”, “Million Dollar Baby” (che porta a casa 4 statuette), “Changeling”, “Gran Torino” e “Invictus – L’invincibile”: il pubblico e la critica applaudono con entusiasmo tutte le pellicole di Clint Eastwood. La sua ultima fatica è stata “American Sniper”, uscita nelle sale proprio tra la fine del 2014 e il 2015.
