Tra passione, uguaglianza e libertà, a Roma il cinema di Ken Loach

Dal 5 all’8 marzo alla Casa del Cinema una rassegna di otto film dedicata al grande regista inglese. Ne parlano le curatrici Alessandra Grimaldi e Floriana Pinto

Tra passione, uguaglianza e libertà, a Roma il cinema di Ken Loach
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2 Marzo 2015 - 11.00


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Abbiamo scelto Ken Loach per riproporre, in epoca di crisi economica ma anche di valori, le proteste di un autore che da sempre mette in luce le problematiche legate alla lotta dell’uomo contro una società sorda che non risponde alle esigenze degli esseri umani. Una scelta di programma che, dal 5 all’8 marzo alla Casa del Cinema di Roma, con il titolo “Il cinema libero di Ken Loach”, abbraccia tutto il suo cinema di denuncia. Si parte con il 1971 e la critica alla società borghese in Family life, dove l’autore affronta anche il tema della malattia mentale. Approdiamo poi agli anni Novanta e al tema del lavoro: con Riff Raff, film capace di mettere a fuoco sfruttamento ed emarginazione sociale e con In questo mondo libero, dove è una donna a rimanere intrappolata nel gioco massacrante della schiavitù moderna.
Si parla ancora di lotta, quella di oppressione degli irlandesi ne Il vento che accarezza l’erba (Palma d’Oro a Cannes nel 2007) e quella spagnola antifranchista, nel tenace Terra e libertà.
Lotte del secolo passato che ci hanno segnato, riproposte in The Spirit of ’45: attraverso le immagini di repertorio ci vengono raccontate le importanti conquiste sociali ottenute dopo la guerra.
Si passa poi ai temi sull’integrazione culturale come nel suo film più romantico Un bacio appassionato, che gli è valso il premio della Giuria al Festival di Berlino nel 2004.
Loach studia l’uomo e si interroga sull’esistenza, raccontando le vite dei suoi personaggi universali attraverso il suo cinema libero.
Film di denuncia puntuali, essenziali capaci sempre di ridare dignità e riscatto all’essere umano. Una dignità sottolineata dai rapporti interumani, mai tralasciati nei suoi film e magistralmente resi dai protagonisti, così forti e passionali, come la Blanca di Terra e libertà che da sola è il manifesto del cinema di Loach.
La rassegna romana contiene tutti questi elementi.
Ci saranno due proiezioni al giorno: alle 20 e alle 22. Tutti i giorni alle 19.30 un ospite introdurrà la serata.
Il 5 marzo apre Valerio De Paolis, fondatore della Bim, che ha portato in Italia il cinema del cineasta inglese; venerdì 6, sarà introdotta da Simone Amendola la proiezione di Extras Loach, un documentario di S. Amedola e S. Capristo, che racconta Ken Loach sul set di Tickets attraverso lo sguardo delle comparse romane.
Sabato 7, interviene il ferroviere Dante De Angelis, da anni in lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori delle ferrovie.
Conclude domenica 8 marzo Daniela Ceselli, sceneggiatrice e docente universitaria in un incontro sul cinema di Ken Loach.

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Alessandra Grimaldi
Floriana Pinto, associazione culturale Blue Desk

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