A venti anni dalla scomparsa, Alphaville Cineclub ricorda l’opera cinematografica del regista francese Louis Malle, proponendo la selezione cinematografica . eclettico Malle!, dal 27 gennaio al 1 febbraio nella sede di via del Pigneto, alle 21.
Storia. Figlio dell’alta borghesia industriale, da subito è appassionato di cinema al punto di interrompere gli studi alla Sorbona per seguire, come cameraman, il grande oceanografo marino Jacques Cousteau nelle sue riprese documentarie in giro per il mondo. Il nome di Louis Malle, dopo la sua prematura scomparsa, è subito finito nell’affollato dimenticatoio dei tanti registi d’autore, probabilmente a causa della sua grande versatilità che non gli ha permesso di essere ricordato attraverso uno stile subito riconoscibile.
Lavoro. Premiato a Cannes con il documentario Il mondo del silenzio (1956), a questo genere cinematografico si è sempre ispirato, anche nei successivi lavori di finzione, mutuando da esso quel rigore formale che rappresenta la cifra stilistica di tutto il suo lavoro e che lo accomuna, anche se non volle mai dichiararsi ‘appartenente’ a molti dei registi della nouvelle vague appena nata. Eclettico, curioso, capace di raccontare gli uomini e le loro storie attraverso ‘contenitori’ tra i più disperati (la commedia, la tragedia, il plot erotico, il documento ) a Malle va riconosciuta un’idea di cinema tout court che non fa differenza tra finzione e realtà. Anzi, mette sullo stesso piano entrambe, rivolgendosi allo spettatore con eguale passione ed uguali mezzi, sia che guardi la vita degli operai alla catena di montaggio sia che si appassioni per il destino dei suoi protagonisti ‘fiction’.
