I set dei più famosi kolossal: un viaggio nel passato | Giornale dello Spettacolo
Top

I set dei più famosi kolossal: un viaggio nel passato

Set tecnologici e set naturali per rivivere il tempo che fu

I set dei più famosi kolossal: un viaggio nel passato
Preroll

GdS Modifica articolo

13 Gennaio 2015 - 12.33


ATF
di Devis Bellucci

Leggenda vuole che, durante la proiezione del cortometraggio L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat dei fratelli Lumière, la gente in sala fuggisse via dal cinema, temendo di essere investita dal convoglio. Negli stessi anni, qualcuno era colto dal panico nell’ultima scena di Assalto al treno di Edwin S. Porter, dove il capo dei banditi punta la pistola in camera e spara. Eravamo agli albori della storia del cinema, quando bastava relativamente poco a produrre forti emozioni nello spettatore. Anche se nel tempo ci siamo assuefatti un po’ a tutto, davanti al dispendio di mezzi di un buon kolossal, torniamo ragazzini e ci esaltiamo. Nel kolossal il cinema tira fuori i muscoli, si tratti di scenografie, numero di comparse o effetti speciali. Eppure, nonostante la tecnologia a disposizione, spesso il film più ambizioso si accontenta di set naturali senza reinventarli da zero. Se non basta, due o tremila anni di civiltà hanno provveduto a lasciarci tante meraviglie architettoniche che aspettano solo di tornare a vivere sulla pellicola.

FILM DI ARGOMENTO BIBLICO

Iniziamo la nostra panoramica da Matera, appena nominata Capitale Europea della Cultura per il 2019. Gli esterni de La passione di Cristo di Mel Gibson sono stati girati qui, in particolare la scena della crocifissione. La città dei Sassi è ben riconoscibile sullo sfondo. Giuda si toglie la vita pochi chilometri più in là, in un uliveto davanti al paese abbandonato di Craco. Un classico è La Bibbia, diretto da John Huston e girato quasi tutto in Italia. Erano gli anni ’60, quando le mega produzioni hollywoodiane si trasferivano volentieri nel nostro Paese. Le location comprendono i monti della Sardegna, le campagne in provincia di Latina, le pendici dell’Etna e del Vesuvio. I dieci comandamenti di Cecil B. De Mille venne invece realizzato in parte in California (Red Rock Canyon State Park, Guadalupe e Los Angeles) e in parte sfruttando gli scenari desertici dell’Egitto, a Luxor, Beni Youssef e Abu Ruwash. Si scosta dalla tradizione il recente Noah, con Russel Crowe, dove il mondo biblico perde i toni ocra del Sahara in favore di quelli più scuri dell’Islanda, lavica e primordiale.

FILM STORICI E BIOGRAFICI

Anche Cleopatra, con Elizabeth Taylor e Richard Burton, è stato girato in Italia, nel centro storico e sulla costa di Ischia. Molti residenti vennero reclutati come comparse e qualcuno ancora oggi si riconosce mentre rema su un’antica barca o interpreta un’ancella. Il più noto fra i kolossal, Ben-Hur, ha parecchie riprese effettuate nel Lazio, tra cui quelle ad Arcinazzo Romano – la Nazareth del film – mentre alcune cave di tufo vicino a Roma diventano la Valle dei lebbrosi nella pellicola. Per la celebre corsa delle quadrighe venne costruito un grande circo fuori Roma, usando 40.000 tonnellate di sabbia. Non si direbbe, ma Lawrence d’Arabia è stato in gran parte realizzato in Spagna piuttosto che in Medio Oriente. La città di Aqaba, ad esempio, venne costruita sulla Playa de Algarrobico, vicino ad Almeria, mentre diverse architetture di Siviglia furono riadattate per la pellicola. Ciononostante, le scene più suggestive del film sono comunque girate nel deserto Giordano, nella zona di Wadi Rum e in quella di Jebel Towaiq, vicino al confine Arabo-Giordano. Ouarzazate in Marocco è un’altra location molto sfruttata, laddove sia necessario un deserto. Tra i tanti, l’ha scelta Ridley Scott per alcune scene de Il gladiatore. Un’altra parte del film ha come sfondo la foresta di Farnham in Inghilterra, Terrapille in Val D’Orcia – dove vengono ambientati i campi elisi – e Fort Ricasoli a Malta, location che appare anche in Troy di Wolfgang Petersen.

FILM DI GUERRA

Tra i kolossal di guerra va citato senza dubbio Salvate il soldato Ryan, capolavoro di Steven Spielberg. Le scene dello sbarco in Normadia sono state girate in Irlanda, sulla spiaggia di Ballinesker, vicino al paesino di Curracloe. Pare infatti che la produzione non sia stata in grado di avere i permessi per filmare nella zona di Omaha Beach, in Francia. In quanto a Pearl Harbor, altra pellicola ambientata durante il secondo conflitto mondiale, a parte qualche scena girata alle Hawaii, il grosso del film sfrutta varie location a Los Angeles e dintorni, tra cui l’Union Station, il LA County Historical and Art Museum e il Queen’s Salon della Queen Mary a Long Beach. La scena iniziale dei due protagonisti bambini, idealmente ambientata nei campi del Tennessee, è girata a Somis, tra Thousand Oaks e Ventura, a nordovest di Los Angeles. Infine, l’affondamento della nave Arizona è stato realizzato in Messico, nelle vasche degli studi di Rosarito Beach, gli stessi impiegati per Titanic di James Cameron.

FANTASCIENZA E FANTASY

Sarebbe necessario un giro del mondo per visitare le numerose location di Guerre Stellari. George Lucas & C., in primis, fanno man bassa di svariati scenari tunisini, da Ksar Hadada a Matmata alle dune di Nefta, passando per l’isola di Djerba. La saga ha scene girate nella Valle della Morte in USA, sul ghiacciaio Hardangerjøkulen in Norvegia, panoramiche su Phang Nga Bay in Thailandia, sulla Piazza di Spagna a Siviglia, la Reggia di Caserta in Italia e molte altre. Meno ambiziosi ma altrettanto suggestivi i set de Il signore degli anelli, girato in Nuova Zelanda. Tra l’altro, a Matamata hanno sfruttato bene il business legato al turismo cinefilo. Quando arrivate in paese vi accoglie un cartello eloquente: Welcome to Hobbiton, la città degli Hobbit.

Native

Articoli correlati