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Venezia 71: arrivano i bizzarri personaggi di Boxtrolls

I registi Anthony Stacchi e Graham Annable, con Isaac Hempstead Wright presentano a Venezia il nuovo film dello studio candidato all'Oscar per Coraline e Paranorman.

Venezia 71: arrivano i bizzarri personaggi di Boxtrolls
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31 Agosto 2014 - 15.26


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Sono arrivati al Lido di Venezia i Boxtrolls, le creature dell’atteso film d’animazione in stop-motion 3d dei registi Anthony Stacchi e Graham Annable, che è stato presentato in anteprima mondiale fuori concorso alla Mostra del Cinema e che uscirà nelle sale italiane 4 ottobre 2014. Ad accompagnare i due registi alla presentazione veneziana del film anche il produttore Travis Knight e Isaac Hempstead Wright, attore di “Game of Thrones” che nella pellicola presta la voce ad Uovo, il protagonista del film.

Ma cosa sono i Boxtrolls? Sono piccole creature, buffe, paurose e golose d’insetti, che riescono a trasformare i rifiuti dell’uomo in magnifiche invenzioni. Questi personaggi vivono sempre con il corpo coperto dalla loro scatola magica e «vivono sottoterra in povertà, ricchi dei valori più importanti… siamo tutti Boxtrolls in un modo o nell’altro», o almeno così si è espresso Travis Knight, il presidente e capo animatore della Laika, la casa d’animazione indipendente già nominata all’Oscar per “Coraline” e “Paranorman”.

La storia, tratta dal best-seller di Alan Snow “Arrivano I Mostri!”, «è un miscuglio di detective story, commedia dell’assurdo, avventura steampunk con splendore visivo ed una morale sorprendente. È una sorta di racconto di Charles Dickens intrecciato con Roald Dahl e Monty Python» ha aggiunto in conferenza stampa Knight.

A Pontecacio, città governata da Lord Gorgon-Zole, il popolo vive nella paura dei Boxtrolls, creature credute cattive e pericolose da quando sono state accusate della sparizione di un neonato. A farle sparire ci pensano i disinfestatori, guidati dal malvagio Archibald Arraffa (doppiato in originale da Ben Kingsley). A salvare i Boxtrolls dovrà pensarci Uovo, il bambino cresciuto con loro, che invece li considera la propria famiglia.

In Boxtrolls si parla «di diversi strati sociali, dall’opulenza alla povertà. Spesso nei film d’animazione si tendono ad ignorare i lati oscuri delle cose, e invece sono quelli più belli da esplorare» ha spiegato Stacchi.

«Siamo un piccolo studio indipendente – ha sottolineato Knight – possiamo investire di più su temi originali, a che se i nostri budget sono molto più bassi di uno studio normale». La stop motion «era la tecnica più adatta per creare una realtà tangibile».

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