Paul Greengrass è in trattative con la Sony per adattare e dirigere “Agent Storm: my life inside al Qaeda and the Cia”, l’autobiografia di Morten Storm, un ex estremista islamico, diventato agente sotto copertura della Cia. Il libro, scritto da Storm, Paul Cruickshank e Tim Lister uscirà negli Stati Uniti d’America il 2 settembre 2014. Il film sarà prodotto da Scott Rudin. Dopo una giovinezza travagliata, culminata con l’arresto a Londra e una breve parentesi in carcere, Storm si era convertito all’Islam e trasferito in Yemen nel 2001 per studiare il Corano. Lì era venuto in contatto con alcuni gruppi fondamentalisti, da cui si era smarcato una volta resosi conto della loro pericolosità. Vi aveva in seguito fatto ritorno, dopo essere stato reclutato dalla Cia come agente infiltrato.
Greengrass quindi vorrebbe riadattare questa spy story moderna per il grande schermo, portando al cinema un genere a lui congeniale, considerando che ha lavorato per la saga di Bourne e affrontato le problematiche del radicalismo islamico in “United 93”. Greengrass, Sony e Scott Rudin hanno già lavorato insieme in occasione di “Captain Phillips” (2013), ultimo lavoro, valso al regista britannico sei candidature ai premi Oscar.
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