‘Babysitting’: clip in anteprima della commedia francese | Giornale dello Spettacolo
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‘Babysitting’: clip in anteprima della commedia francese

Dal 3 luglio 2014 esce nelle sale italiane, distribuito da Eagle Pictures il film che si ispira a 'Una notte da Leoni'

‘Babysitting’: clip in anteprima della commedia francese
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1 Luglio 2014 - 19.49


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Sarà al cinema in Italia 3 luglio, distribuita da Eagle Pictures in 190 copie, “Babysitting” di Nicolas Benamou e Philippe Lacheau. L’esilarante commedia francese è reduce da un grandissimo successo di pubblico in Francia, dove è in programmazione da sei settimane. Il film ha come protagonista Franck Amory, interpretato dallo stesso Philippe Lacheau, astro nascente della commedia francese. Franck è impiegato come centralinista in una casa editrice, ma ha il grande sogno di vedere pubblicate le sue strisce animate. A corto di babysitter per il fine settimana, il suo capo Marc Schaudel gli affida per una notte il figlio, il capriccioso Rémi. Franck però compie 30 anni proprio quel giorno, ed i suoi amici sono decisi a festeggiarlo. Il mattino dopo, i genitori di Rémi sono svegliati da una telefonata della polizia: il loro pargolo, Franck ed i suoi amici sono spariti nel nulla dopo aver messo a soqquadro la casa, lasciando come unico indizio una videocamera che contiene il filmato della pazza serata appena trascorsa. Dove saranno finiti? La polizia, Marc e la moglie Claire hanno un solo modo per scoprirlo: vedere il filmato…

Il cast è formato da Alice David, Vincent Desagnat, Tarek Boudali, Julien Arrouti, Enzo Tomasini e Clotilde Courau. La pellicola s’ispira a due film di successo come “Una notte da Leoni” e “Project X – Una festa che spacca”. Le riprese di “Babysitting” sono state realizzate con la tecnica del found footage, ovvero la realizzazione di false riprese amatoriali, girate dai protagonisti del film. Questo modo di riprendere è tipico dell’horror, ma è poco utilizzato per le commedie. «L’idea mi è venuta a casa, mentre facevo il bagno – racconta Philippe Lacheau -. Era il periodo in cui uscivano un sacco di found footage come Paranormal Activity: film che costavano poco ma che, puntualmente, si rivelavano enormi flop. Allora ho pensato di usare questa tecnica per un film da ridere. La cosa più difficile è creare dei falsi istanti di verità, far credere che le scene siano riprese tutte dal vivo. Al tempo stesso, deve apparire tutto molto lineare, anche se dietro c’è un enorme lavoro di preparazione».

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