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Sardegna, il Cinema in Regione

Per il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Paolo Truzzu, è importante conoscere il contributo che il cinema può dare alla Sardegna [Cristina Onnis]

Sardegna, il Cinema in Regione
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22 Giugno 2014 - 13.31


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di Cristina Onnis

Dal Consiglio Regionale si leva l’accento sulla situazione relativa alla fondazione Film Commission. In regione l’interesse per la settima arte è vivo, le fa da portavoce Paolo Truzzu (FdI-An) che vuole fare chiarezza riguardo la potenzialità economica e culturale ed i progetti da attivare in campo cinematografico.

Paolo Truzzu spiega: “Ritengo importante conoscere il contributo che le attività cinematografiche possano dare all’isola dal punto di vista economico, occupazionale, promozionale e turistico alla luce di buoni risultati in regioni come il Piemonte e la Puglia. Quest’ultima da uno stanziamento di circa 2 milioni e mezzo è riuscita a far ricavare alla regione 10 milioni e mezzo di euro. Ricordo il film Basilicata coast to coast ed in particolare Il mandolino del capitano Corelli, che considerato un flop dal punto di vista cinematografico ha creato il cineturismo. Il branding territoriale è stato preso in esame da una ricerca inglese che parla di viaggio evocativo, tra i favoriti. Così zone pressoché sconosciute sono diventate tappe ambite dai turisti. Molti non conoscono la Sardegna e promuovere dei film sardi promuoverebbe la nostra regione ad ampio raggio.

Inoltre –prosegue il Consigliere- per arrivare a questo bisogna fare chiarezza all’interno stesso della Film Commission le cui norme sono poco chiare e così pure il suo potere. È indispensabile un’opera mirata alla promozione dell’Isola. Così la legge regionale n. 15 del 2006 deve distinguersi per trasparenza, i bandi devono essere pubblici, visibili a tutti. Le regole ed i criteri ben specificati onde evitare gestioni personalistiche e discrezionali. È necessario apportare delle correzioni affinché possano inserirsi nuovi soci a formare il consiglio generale, fino ad oggi gli unici membri sono stati il presidente Antonello Grimaldi e la direttrice Nevina Satta. Ritengo essenziale semplificare i regolamenti in base ai quali vengono stanziati dei soldi per dei progetti, eliminando il fondo perduto in modo da usare in maniera più responsabile il fondo fornito alla luce dei pochi soldi di cui dispone pure la regione. Un piano ben chiaro anche nel mondo cinematografico risolleverebbe la Sardegna e la renderebbe rivaleggiabile a qualsiasi altro territorio”.

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